
Passaggio instabile su parte del centro-nord
La vasta area depressionaria presente sul centro Europa pilota correnti fresche ed instabili sin verso il Mediterraneo centrale. Un nuovo peggioramento è atteso nel corso della giornata odierna specie sulle regioni centrali e parte del Nordest con rischio forti temporali ed un calo termico associato. Avvio di settimana con instabilità e correnti fresche in trasferimento anche a parte del sud, mentre un miglioramento è atteso sul centro-nord.
Tempo in atto sull’Italia
Aria fredda in quota accompagna l’ansa depressionaria in transito sul centro Italia. Forti temporali sono in atto sulla media-bassa Toscana, nord dell’Umbria, Marche e localmente sull’Abruzzo orientale. Accumuli pluviometrici che raggiungono i 40 mm tra senese ed aretino, mentre le temperature hanno subito un crollo con valori che dove sono in atto i fenomeni non superano i +20°C.
Forti temporali e rischio grandine, ecco le aree a maggior rischio
Fronte temporalesco che sarà piuttosto rapido nel suo spostamento verso sudest, raggiungendo nel primo pomeriggio anche il medio-alto Lazio ed estendendosi al resto di Umbria, Marche ed Abruzzo. Su tali regioni non si escludono grandinate e forti colpi di vento ( consulta l’allerta meteo). Qualche fenomeno locale è atteso anche sulla Romagna. I fenomeni tenderanno poi a raggiungere Molise e nord della Puglia entro la sera, mentre il tempo è atteso in miglioramento sul resto del centro, fatta eccezione per fenomeni persistenti sulle coste abruzzesi.
Grandine in arrivo nelle prossime ore, ma come si forma?
Secondo uno studio la grandine sarà più frequente in futuro. Ma come si forma la grandine? I forti updraft che alimentano le supercelle, favoriscono anche la formazione di grandine di grosse dimensioni. In particolare, la formazione della grandine avviene grazie ad un meccanismo di crescita delle particelle di ghiaccio attraverso il riming; tale processo è caratterizzato dall’unione di goccioline di acqua sopraffusa, in forma liquida seppur a temperatura negativa, sulla superficie del cristallo di ghiaccio, le quali tendono a congelarsi a contatto, facendo aumentare le dimensioni iniziali della particella di ghiaccio. Nello specifico, i chicchi di grandine si formano quando particelle di graupel ( anche detto soft hail o snow pellets), o grandi gocce di pioggia congelate crescono, accumulando goccioline d’acqua sopraffusa. Un aspetto importante per la crescita della grandine è il calore latente, rilasciato durante la fase di congelamento dell’acqua. Durante la sua vita, un chicco di grandine può subire una crescita alternata, bagnata e secca, mentre attraversa una nuvola con strati a temperatura variabile e con contenuto di acqua sopraffusa, sviluppando così una struttura a strati.
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.