Coronavirus, che estate ci aspetta? Ecco il piano del governo per il turismo estivo
Che estate ci aspetta? I contagi sono ancora molti in questi giorni ed il governo sta pensando ad una nova stretta per cercare di arginare il virus. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia sta disponendo il piano per disciplinare gli spostamenti durante l’estate, come riporta notizie.it. In questo articolo vediamo quali potrebbero essere le regole per poter viaggiare internamente oppure verso mete estare. Leggi anche: Coronavirus, a partire da domani scatta la chiusura: zona rossa a Viareggio. Firmata la nuova ordinanza
Il piano per l’estate
I tamponi potrebbero essere obbligatori per chi alloggia per più di una settimana in hotel, campeggi, villaggi vacanze e Bed & Breakfast. Anche chi cambia struttura ricettiva durante la vacanza a prescindere dalla durata del viaggio potrebbe dover fare il tampone, indipendentemente dal fatto che ci si sposti nella stessa regione o in un altra. In questo caso il tampone dovrebbe essere fatto tra le 24 e le 48 ore prima di entrare nella nuova struttura. Vediamo di seguito altri dettagli. Leggi anche Coronavirus, focolaio alla Scala di Milano, 34 negativi su 35 dopo il secondo tampone.
Voli e treni
Le Ferrovie dello Stato stanno pensando di rendere obbligatori i test per i passeggeri e il personale. Il Ministero dei Trasporti sta valutando di potenziare i voli Covid-tested, come quelli Roma-New York e Roma-Atlanta che sono già attivi. Per l’estate si potrebbe pensare di creare anche voli Covid-tested interni per collegare le mete turistiche del paese e scongiurare la presenza di positivi a bordo. Leggi anche: Coronavirus, firmata l’ordinanza che anticipa di due ore il coprifuoco a San Gennaro Vesuviano: ecco tutti i dettagli
Il passaporto vaccinale
Si tratta di piani pensati qualora il passaporto vaccinale europeo non fosse operativo all’inizio della stagione estiva. Il passaporto vaccinale certificherebbe l’avvenuta vaccinazione, quindi permetterebbe di viaggiare all’interno dei paesi dell’Unione. Potrebbe andare bene anche il risultato di un test negativo o l’immunizzazione dopo una guarigione. Su questo si deve ancora discutere.
Il green pass
La Commissione Europea sta discutendo circa l’adozione di un Green Pass che certificherebbe per il possessore, l’avvenuta vaccinazione. Tra le proposte c’è anche quella di registrare i risultati dei test di rilevazione del coronavirus per i soggetti che ancora non hanno avuto accesso ala profilassi vaccinale. La bozza del provvedimento sarà presentata il 17 marzo e potrebbe garantire gli spostamenti in sicurezza di cittadini europei all’interno e all’esterno dei confini dell’Unione.
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