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Coronavirus, chiesto lockdown di qualche giorno a Catania: ecco chi e cosa sta succedendo

Giovanni Trimboli, Presidente dell'associazione ristoratori FIP Confcommercio, invoca un lockdown a Catania: ecco i motivi della sua richiesta e cosa può succedere

Coronavirus, chiesto lockdown di qualche giorno a Catania: ecco chi e cosa sta succedendo
Foto Gds

Coronavirus, chiesto lockdown di qualche giorno a Catania: ecco chi e cosa sta succedendo

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e in diversi territori, nonostante il calo dei contagi che è costante da qualche giorno, alcune località non sono affatto fuori pericolo e il COVID-19 continua a correre veloce. A questo, come se non bastasse, si aggiungono anche i possibili rischi derivati da celebrazioni ed eventi religiosi vari. É esattamente ciò che sta accadendo a Catania dove, come riportato da RagusaNews.com, l’associazione ristoratori Fipe Confcommercio locale ha chiesto un lockdown cittadino per i giorni 3, 4 e 5 febbraio. In queste date, infatti, è prevista a Catania la tradizionale festa di Sant’Agata che (se gestita male) potrebbe causare un aumento dei positivi e un conseguente nuovo blocco dei servizi. La Sicilia è al momento l’unica regione, insieme alla Provincia Autonoma di Bolzano, in zona rossa ma potrebbe passare a quella gialla nei prossimi giorni. Motivo in più, secondo la FIPE, per non fare un clamoroso autogol. L’APPELLO DELL’EPIDEMIOLOGO FORASTIERE: “URGE LOCKDOWN”. ECCO QUANDO

Il comunicato del Presidente FIPE Confcommercio

Non vorremmo essere noi – ha “tuonato” con una nota Giovanni Trimboli, Presidente FIPE Confcommercio – a pagare anche questa volta le conseguenze di un mancato controllo del territorio e di una distrazione da parte della politica nella gestione della festa di Sant’Agata. Temiamo che i festeggiamenti possano sfuggire di mano e comportamenti irresponsabili possano avere conseguenze disastrose sia dal punto di vista sanitario, con aumento dei contagi nei giorni successivi, sia dal punto di vista economico con nuove devastanti chiusure delle attività di ristorazione”. “Invochiamo pertanto – ha concluso Trimboli – un lockdown totale in città nei giorni 3, 4 e 5 febbraio prossimi per scongiurare quegli assembramenti che purtroppo temiamo saranno inevitabili nonostante tutti gli accorgimenti e gli appelli lanciati dalle istituzioni”. Nei prossimi giorni si scoprirà se le autorità locali ascolteranno l’appello dell’associazione oppure no. ECCO QUALI REGIONI CAMBIERANNO COLORE E QUALI ANCORA “SPERANO”

Cosa succederà a partire dal 5 marzo? Riapertura in bilico per le palestre. Ipotesi di accesso solo per vaccinati

Le palestre riapriranno i battenti a marzo? Ancora non si sa con certezza, ma iniziano a circolare alcune voci in merito alla possibilità di accesso solo per vaccinati. come riporta Today.it. Vediamo i dettagli. Imprenditori e clienti sono disposti a trovare soluzioni di qualsiasi tipo pur di tornare in palestra. L’idea di un eventuale certificato di vaccinazione anti-Covid per poter riaprire in tempi ragionevoli piscine e palestre piace ai gestori. Resta da capire se gli utenti sarebbero o meno favorevoli.

Passaporto vaccinale per andare in palestra?

Le palestre e le piscine sono chiuse da tre mesi ormai. A fine ottobre fermare palestre, centri fitness e piscine dopo l’aumento dei contagi in Italia sembrò la soluzione giusta per arginare la seconda ondata. Uno stop temporaneo, che nessuno immaginava così lungo. Le strutture sin dalla primavera avevano lavorato duro per adeguarsi a tutti i rigidi protocolli applicati, ma non è bastato. Nessuna palestra, piscina, centro sportivo è mai ufficialmente risultato essere focolaio di contagi. I numeri di incidenza erano bassissimi, al di sotto dell’1 per mille secondo gli esercenti.

Sport inteso come benessere fisico

Lo sport è fondamentale per il benessere psicofisico e non ci sono dubbi. Il flusso economico nei centri sportivi prima della pandemia era stimato in 12 miliardi l’anno, e nel 2020 la perdita sarebbe stata di almeno 6 miliardi di euro, quindi della metà. Il tema del passaporto sanitario è dibattuto in tutta Europa, e non solo in ambito sportivo Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha sostenuto che i vaccinati contro il Covid-19 dovrebbero poter andare al ristorante e al cinema, in alcune dichiarazioni pubblicate dalla Bild am Sonntag. Nella pagina successiva trovate le dichiarazioni del ministro Spadafora.

Coronavirus, il bollettino di venerdì 29 gennaio 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 13.574 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 14.372. Diminuiscono i tamponi effettuati: 268.750, contro i 275.179 di ieri. Nel conteggio, da qualche settimana, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,05% (ieri 5,2%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 477 i morti, 18 i pazienti in meno in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 29 gennaio

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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